giovedì 16 ottobre 2008

Le classi della vergogna...

Ci sono poche volte in cui mi vergogno di essere italiano. E questa volta ci siamo di nuovo. Che vergogna. Leggo che la Camera ha votato la proposta della Lega di creare classi per gli studenti stranieri qualora questi non superino il test d'ingresso. Perchè per loro, per coloro che hanno votato, dovrebbe essere necessario un test d'ingresso per studiare nelle scuole italiane. E' davvero una boiata incredibile che soltanto i nostri politici potevano votare. Che vergogna. Mi rifiuto di pensare che ci sia gente talmente imbecille da ritenere che gli studenti extracomunitari non possano sedere nello stesso banco del proprio figlio. Mi sento male solo a pensare che, ancora oggi, ci siano persone del genere. Incredibile e sconcertante allo stesso tempo. C'e' da indignarsi rispetto al voto della Camera. C'e' da andare a vedere, uno per uno, i parlamentari che hanno votato a favore per questa vergognosa proposta, e ricordarsi quei nomi e cognomi la prossima volta. E' fobia, e' razzismo, e' devianza, evitare l'integrazione a scuola. A Ragusa, dove lavoro e abito, nel profondo Sud d'Italia, l'integrazione e' la parola d'ordine di una scuola efficace e moderna, dove si impara l'uno dall'altro, senza contaminazioni ma con la consapevolezza di conoscere qualcosa in piu' del mondo. Quel qualcosa in piu' che le classi per soli stranieri, tolgono proprio ai giovani studenti italiani mentre, ne sono sicuro, nella pausa per la ricreazione, i piccoli si ritroveranno ancora una volta insieme, integrandosi. Oppure qualche simpatico deputato della Lega vuol proporre spazi "riservati" per la ricreazione degli studenti extracomunitari e magari una determinata quantita' di aria da far respirare? A proposito, e per l'uso della palestra? Non li facciamo muovere agli extracomunitari scolari o potranno "contaminare" le lezioni di educazione fisica degli studenti italiani di "razza superiore"? Nell'attesa di buone nuove, e spero di una bocciatura da parte del Senato, per questa vicenda mi vergogno di essere italiano. 

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